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Convenzioni
Avvocati: entro l'anno riforma delle professioni
IMGpress, 23/09/2006
Sospendere la legge Bersani e arrivare, entro l'anno, alla riforma delle professioni. E' la linea approvata a grande maggioranza dal Congresso nazionale forense, nella mozione finale approvata oggi. Il Congresso ribadisce al governo, che finora "ha rifiutato il dialogo", la richiesta di "aprire immediatamente un tavolo di confronto" e dà mandato ai propri organi esecutivi di puntare a raggiungere questi obiettivi "con la massima fermezza, ricorrendo ad ogni forma di protesta che si ritenesse opportuna". Gli avvocati ribadiscono "la distinzione tra tutte le attività professionali e le attività di impresa" e sottolineano "la specificità della professione forense, la cui funzione e il cui ruolo sono costituzionalmente rilevanti". Anche per difendere "questa specificità, l'autonomia e l'indipendenza dell'avvocatura che sono garanzia della libertà dei cittadini, l'Ordine forense deve continuare a esistere". La riforma delle professioni, che va approvata entro l'anno partendo dai progetti di legge già depositati in Parlamento, dovrà garantire "il miglioramento della qualità professionale degli avvocati, intervenendo già sulla struttura della Facoltà di Giurisprudenza". Dovrà disciplinare anche le modalità di acquisizione e mantenimento delle specializzazioni e la possibilità di effettuare forme di pubblicità informativa. In quest'ambito, vanno previsti "sistemi efficaci di formazione permanente". Il sistema delle tariffe va difeso, pur "semplificandolo per renderlo meglio comprensibile ai cittadini, mantenendo anche i minimi obbligatori per le prestazioni relative alla difesa dei diritti e degli interessi". A giudizio degli avvocati, inoltre, la riforma delle professioni dovrà vietare "il cosiddetto patto di quota lite, 'liberalizzato' dalla legge Bersani". "Il divieto - sostengono - potrà cadere solo in alcune materie specifiche (famiglia), ma con limiti precisi e sanzioni severe. La pubblicità informativa sul servizio offerto e sui costi delle prestazioni, almeno in una fase iniziale, dovrebbe passare da un controllo preventivo del Consiglio dell'Ordine per verificare veridicità e correttezza dei messaggi". In attesa che il Parlamento approvi la riforma, gli avvocati chiedono "la sospensione di quelle parti della legge Bersani in contrasto non solo con i principi irrinunciabili ma anche con i progetti organici di riforma già depositati in Parlamento".