Iscrizione
Servizi
- Visibilità (reti on line)
- Aggiornamento (ECM)
- Consulenza
- Riconoscimento titoli
- Servizi informativi
- Mailing list
Archivio
Convenzioni
Dal primo gennaio 2014 scatta l'obbligo del POS anche per i professionisti
Segreteria, AssoCounseling, 22/10/2013
tag: pos, bancomat, carta di credito, decreto sviluppo, point of sale
Con la pubblicazione in G.U. del D.L. 179/2012 (il così detto decreto sviluppo, ovvero le "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese"), tutti i professionisti che vendono beni e/o servizi – e dunque anche i counselor – saranno obbligati dal primo gennaio 2014 ad utilizzare il POS (point of sale) per l’accettazione dei pagamenti dei clienti.
Naturalmente il POS rimane un'alternativa agli altri metodi di pagamento: contanti (sotto i 1.000,00 euro), assegni, bonifici. Il Decreto introduce infatti l’obbligo che il professionista ne sia in possesso e dunque possa accettare anche tale modalità di pagamento qualora il cliente ne faccia richiesta.
Come molti di voi certamente sanno il POS è quel dispositivo hardware che, collegato ad una linea telefonica, consente di accettare pagamenti con bancomat, carte di credito, carte di debito, carte prepagate, etc. così come avviene normalmente in un negozio.
Questa novità è stata introdotta con il Decreto Sviluppo bis, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012 , convertito nella legge n. 221 del 17 dicembre 2012, e va di fatto ad integrare il d.lgs 231/2007 che introdusse a suo tempo il divieto di trasferire denaro contante o titoli al portatore per somme maggiori o uguali a 1.000,00 euro:
A decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (Sezione V, Art. 15, Comma 4).
Con l’introduzione dell’obbligo del POS anche per i professionisti il legislatore prosegue nella sua politica di favorire i pagamenti in moneta elettronica ed escludere progressivamente quelli per contanti al fine di arginare ulteriormente l’evasione fiscale.
I particolari operativi legati all'entrata in vigore della normativa non sono ancora noti, affidati probabilmente ad un decreto interministeriale che chiarirà modalità, termini di pagamento e che soprattutto indicherà gli importi minimi non soggetti all’uso del POS.